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HATHA YOGA- GLI EFFETTI

  1. HATHA YOGA- GLI EFFETTI

Hatha Yoga: descrizione, funzionamento ed obiettivi

 

Lo yoga è unione. Unione di tutte le parti dell’essere umano, e obiettivo finale dello Yoga è l’unione del sé individuale -l’uomo-,  con il sé universale – il tutto-.

L’Hatha Yoga può essere considerato uno dei primi passi della scalata verso questo alto obiettivo finale.

Antica disciplina che unisce aspetto fisico e spirituale dell’essere umano nel senso più ampio di questi termini, l’ Hatha Yoga è lo yoga del corpo, dove il corpo è strumento e tempio.

E’ lo Yoga classico, quello della tradizione millenaria; è uno strumento di purificazione e crescita spirituale per accedere a livelli più alti della coscienza.

Da un punto di vista strettamente fisico lo yoga prende in esame il corpo fisico inteso come muscolatura, legamenti, tendini, articolazioni; tutti i vari apparati ma anche tutti gli organi interni, il loro funzionamento e la produzione delle sostanze a cui sono preposti, (apparato respiratorio, circolatorio, digerente, nervoso, riproduttivo). Senza dimenticare gli organi fondamentali dell’essere umano: il cuore ed il cervello.

Nell’Hatha Yoga il corpo assume delle posizioni particolari, le Asana, che hanno molteplici effetti e benefici sui diversi aspetti del corpo: fisico, organico, chimico, mentale. In ogni Asana il corpo si viene a trovare in posizione di estensione, flessione, torsione, subendo quindi allungamenti e “strizzature” che favoriscono un’apertura e una rigenerazione di tutti i tessuti ma anche una apertura o chiusura dal punto di vista di relazione con il mondo esterno.  Agendo sul corpo attraverso le Asana possiamo quindi avere effetti dai più rilassanti e  calmanti ai detossinanti e purificanti, dai più rinforzanti e  tonificanti, ai rigeneranti e vivificanti.

Durante le Asana possono essere utilizzati anche i Mudra, “gesti”, posizioni delle mani che incanalano l’energia verso determinati Chakra, centri di energia distribuiti lungo la colonna vertebrale; i Bhanda, “sigilli”, chiusure muscolari che hanno il compito di intensificare l’energia in determinati punti del corpo; i Mantra “suoni” (frasi o canti) che intensificano la concentrazione mentale.

Ma non basta assumere una determinata posizione per avere particolari effetti.

Affinché una Asana sia efficace è necessario che essa sia mantenuta più o meno a lungo: da pochi secondi quando si è praticanti alle prime armi fino a molti minuti per i praticanti più esperti.

Requisito fondamentale  è che le Asana siano mantenute senza sforzo o disagio.

Asana è  “Sthira sukham asanam” ossia “quella posizione che è confortevole e ferma”, e affinché  questo accada è necessario che siano presenti i due requisiti fondamentali dello Yoga: il respiro e la presenza mentale. Senza questi due requisiti infatti non si potrebbe parlare di Yoga.

Il cuore ed il cervello sono indubbiamente parte del nostro corpo fisico ma non si può non tenere conto del loro aspetto spirituale: il cuore, oltre che fulcro fondamentale per la nostra vita fisica,  è preposto ad essere la sede dei sentimenti, delle emozioni, di tutta la nostra umanità; la mente è la sede dei nostri pensieri e convinzioni, determina le nostre azioni, la nostra coscienza.

Il filo che unisce gli aspetti fisici e spirituali dell’essere umano è il respiro. Grazie al respiro noi possiamo esistere e funzionare fisicamente, scendere nelle profondità del nostro essere ed accedere a livelli più alti di coscienza e spiritualità.

Attraverso il respiro consapevole e controllato (Pranayama)  e l’esecuzione delle giuste Asana prendiamo contatto con il nostro corpo fisico, spirituale ed energetico  (apertura dei 7 Chakra);  il corpo viene rilassato, disteso, le tensioni muscolari si allentano; questo consente una migliore circolazione sanguigna,  linfatica, energetica e quindi una migliore ossigenazione di tutti i tessuti e organi, i quali vengono liberati da contratture e  tossine e riprendono a “funzionare” più interamente e profondamente.

Anche il cervello viene rilassato, purificato e tonificato a beneficio di tutto il suo funzionamento di organo di comando dell’intero organismo.

La mente si rilassa, placa e rallenta i processi di pensiero, aumentano tutte le percezioni dei sensi, delle emozioni, dei sentimenti.

Attraverso il respiro inizia il viaggio della consapevolezza  e dell’unione, per divenire coscienti di tutto ciò che è dentro di noi e di tutto ciò che è intorno a noi, uniti il dentro con il fuori, il nostro mondo interno ed il mondo esterno, imparare a cogliere le interazioni reciproche, fino ad arrivare nel punto più alto del Viaggio ed unire il sé individuale con il Sé Universale e divenire parte del Tutto.

Il viaggio attraverso la pratica dello Yoga, il cammino lungo il sentiero del giusto vivere è un percorso strettamente individuale, intimo e profondo.

Fino a che punto inoltrarci nel sentiero della illuminazione è una scelta personale, profonda e insindacabile, ma  quel che è resta innegabile fin dai primi passi all’interno della pratica Yoga è lo stato di profondo benessere, di serenità e pace.

E come mi piace concludere sempre le mie lezioni: “Portatelo con voi nelle vostre vite, nella vostra quotidianità”.

 

Om Shanti

(Pace nella mente, nel corpo e nella parola)

Deborah Finamore

Dal 2000 guida classi di meditazione e di Yoga. Diplomata come istruttrice Hatha-Yoga fonda la “Yoga Benessere” per la diffusione della pratica dello Yoga a Roma. Segue costantemente corsi di aggiornamento e coordina classi di meditazione.

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